giovedì 12 febbraio 2009

la volpe e l'uva

fanculo..ho cercato di fare un discorso sensato ma non ci riesco...

qua non è matematica spiccia...1+1 fa due e stop...

l'uva ti fa sbavare sempre, e anche se ne trovi una buona le altre continueranno a farti sbavare...
perchè quando le cose sono distanti sono ancora perfette...quando si avvicinano, quando acquistano consistenza, quando occupano spazio e sensazioni...diventano dannatamente umane...piene delle loro sporcizie e olezzi..della loro stupidità e fragilità...

ce la contano che tanto l'uva è acerba...ma tutta l'uva è acerba da vicino, quando è lassù beh...è sufficentemente lontana da poterla rendere perfetta...

io lo so che la mignotta a pag.2 è photoshoppata, che il lavoro alle canarie è una merda di undici ore al giorno sottopagato, che la macchina nuova si rompe come quella vecchia, che la mia faccia non è come quella di richard gere, che quelli famosi stanno peggio di quelli poveri...
non siamo perfetti...non siamo così belli e puliti...ed è per questo che da vicino tutto cade.
sentiamo la puzza altrui che non è altro che la nostra...
ma da distante beh...uff...che voglia...

eliminare la voglia?beh...che rimane?
rimane da imparare ad apprezzare ciò che non è bello, farcelo piacere...
ma non è forse così che finirai per bere birra su una poltrona stanca della tua ciccia untuosa, andare dalla puttana negra e vomitare in un lavoro che niente ti da?

quindi come la mettiamo?

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