lunedì 22 dicembre 2008

vanesio

Quasi annoiato dalle pacche sulle spalle e dai commenti stupiti (che trovano il tempo del solito battito d'ali)..ma in effetti questo è come funziona:
il profumo del grezzo e arrugginito ferro copre la nostra mancanza di pisello, mentre le sole lettere ci mostrano troppo deboli,quasi da farci ribrezzo.

Ed è per questo che le parole sono per gli stupidi.
(I saggi non parlano, sanno e basta)

(e intanto sono sempre più uguale e sempre più diverso)

slancio 75 KG (quasi)

pian piano si aumenta...

lunedì 15 dicembre 2008

Zero di niente

E vidi auto anonime, senza targhe e alambicchi, nere come la pece ma scintillanti come acciaio, sfrecciare davanti (e sopra) a coloro che all'ordine credevano di obbedire...
Un lampo e basta, il piede destro a fondo con il silenzio del poi e del ma.
Perchè chi si ferma è perduto, chi accelera beh... magari...non si sa...
Un altro caos era giunto, generato proprio da chi "ordine" si faceva chiamare...

Le vidi le macchine impazzire al controllo che soffocò il respiro, li vidi i poliziotti cadere...
e risi amaramente al ricordo che tutto partii da niente:
una riga da seguire sul ciglio della strada e un palloncino da riempire
(di quell'aria che proprio forse l'ordine ci tolse...)

venerdì 21 novembre 2008

pensier pensante

purtroppo ho poco tempo per scrivere ora..e per riflettere...

ma un attimo me lo concedo:

quanto la gente si indegna ma quanto è degna di indignarsi?

Ho le palle piene di indignazioni gratuite scaturite da piccoli cervelli, di discorsi su Dignità e Umanità fatta da chi non vede al di là del proprio naso.
Discorsi su giustizia e civiltà da chi ha letto solo un libro in tutta la sua vita, ed era il Guinnes dei Primati 2004 o Dragon Ball Z.
Ci sono scale nel mondo, scale d'importanza.
Bisogna sapere dare il giusto valore alle cose, il giusto peso....ma per farlo bisognerebbe Conoscere.

Oggi è moda: indignarsi, incazzarsi e criticare ciò che per primo ci passa sul muso....senza accorgersi di essere solo la merda gracchiante del mondo...
(ed è per questo che io ora sono quella danzante e canticchiante.....)

venerdì 7 novembre 2008

anarcopedia

appena avete qualche oretta da dedicare a cose interessanti, riempite da parole astruse con cui ci si può dilettare,...beh..si può saltare qui

(stavo cercando cose così e così...e discorsi più,appunto, così)

martedì 4 novembre 2008

THC trip: the heavy català trip - agosto 2008

Sabato 02-08 / domenica 03-08
Partenza alle 21.30 da Pinerolo.
La macchina è carica ma non troppo.
La prima sosta è a 20 Km di distanza: ce la vogliamo prendere comoda.
Arranchiamo su per la montagna per sbucare a Gran Faetto, frazione di Villaretto.
Qualche parola e risata con i nostri amici che vivono nei dintorni, e poi anche una birra alla Festa del Paese…

Ripartiamo a mezzanotte, mentre mi rimbombano le parole del Daviot:
“ma volete guidare tutta la notte? Ah ah, 200 Km e vi fermerete a dormire”.

Continuiamo a salire.
Arriviamo a Sestriere e al suo grattacielo da pugno in un occhio…poi si passa anche Cesana Torinese dopo una parziale discesa inaspettata.
Luoghi quasi inesplorati per me, nonostante la vicinanza. (da cui si capisce che non sono un fan dello sci&compagnia).
La strada è tortuosa, spesso buia, continui sali e scendi che costringono a mantenere l’attenzione alta, specialmente quando si sbuca in Francia, dove sembra che i catarifrangenti sui bordi delle strade non siano molto apprezzati…mah…
Passiamo Briançon e il lago di Serre-Ponçon: questo è già il secondo passo montano corredato di lago che faccio in notturna, ma quello era con altre persone e con altre intenzioni...
Arriviamo a Gap e ci perdiamo per un attimo nel centro città.
Poi ritroviamo la rotta verso Serres.
Le strade finalmente sono meno tortuose, queste tre ore di viaggio sono state massacranti e impegnative, ma ci si sta avvicinando ai fatidici 200 Km.
Il sonno inizia ad avvolgerci.
Faccio dormire Giulia assicurandole il mio restare vigile…
Con qualche difficoltà tengo gli occhi aperti…
Verso le 4 di mattina si sveglia e le chiedo il cambio…
Ci si perde un po’ in mezzo a questi paesini, ma alla fine prendiamo l’autostrada verso Orange rispettando all’incirca ViaMichelin e mi addormento…
Dormo una mezz’ora…intanto passiamo Montpellier e paghiamo i nostri primi 6 € e qualcosa di pedaggio.
Continuiamo sull’autostrada senza troppi problemi di traffico, ci fermiamo a un autogrill dove metto 30 € di senza piombo 95 ottani. (panico appena arrivati al distributore: in paesi così ci ero solo andato con dei diesel!!!abbiamo chiesto e per fortuna, visto che costa meno, ci hanno detto che la 95 andava bene).
Comunque l’ho pagata circa 1,5€ al litro, mentre in Italia nei miglior distributori si era sui 1,4 e qualcosa.
Ripartiamo, usciamo a Leucate continuando a rispettare il tragitto consigliato e paghiamo altri 10 €.
Ormai è giorno, il sonno è scivolato via liquidato con qualche decina di minuti di riposo…
Vediamo l’acqua vicino a noi: è il lago omonimo, separato da una piccolissima lingua di terra dal mare.
Il sole splende ed inizia già a fare caldo nonostante siano solo le 8 del mattino.
Ritroviamo strade tortuose a strapiombo sulla costa, simili alle Cinque Terre ma persino un po’ più scorrevoli.
Arriviamo a Cadaques verso le 10: dieci ore di viaggio.
Le stradine scoscese e intricate ci prendono in contropiede: non pensavamo di arrivare in una cittadina così.
Troviamo il campeggio facilmente e andiamo a fare il check-in.
Mi viene chiesto se vogliamo tenere la macchina fuori dal campeggio, il parcheggio è lì di fronte.
Mi si illuminano gli occhi: questa era una possibilità a cui non avevo pensato quando guardavo le tariffe dei campeggi (dove per la macchina si paga sempre dai 5 ai 7 € al giorno).
Non ci facciamo neanche dare l’elettricità, altri 7 € risparmiati (questa è la cosa che ho trovato più fastidiosa qua all’estero, ca**o io pago 10€ al mese di bolletta per un’intero bilocale, mi sembra veramente un furto pagare quelle cifre per attaccare un mini frigo e una luce per un giorno).
Montiamo la tenda in pochi minuti, una classica T3 Decathlon, piccola e veloce (non come la tenda dei miei genitori, grossa ma molto più impegnativa da montare..).
Scendiamo subito verso il mare, all’incirca un 400 metri a piedi lungo una ripida discesa..
Il lungomare è a picco sull’acqua, ogni tanto si apre su qualche scoglio e un paio di spiaggette affollate e piene di barche.
Girovaghiamo in cerca di posti migliori.
Ci decidiamo per una cala più appartata, piena di scogli e sassi.
Giulia per entrare in acqua scivola e cade, io rido..
Ripartiamo per una spiaggia più consona al suo precario equilibrio, ma guardandosi sotto il piede Giulia vede rosso e un bel taglietto.
Inizio a imprecare mentre la lascio zoppicante per andare a prendere la macchina.
Pessima idea.
Mi perdo.
Trovo la macchina.
Cerco di scendere con essa sul lungomare ma le strade si traducono in vicoli pedonali.
Cerco un’altra strada ma scopro che in verità sbocca solo su un’altra zona di spiaggia.
Chiedo e impreco.
Alla fine abbandono il mezzo e corro di nuovo verso il lungomare.
E’ passata più di mezz’ora e ho paura che Giulia abbia iniziato a preoccuparsi.
Zoppichiamo entrambi verso la macchina per tornare al campeggio, lei con il suo taglio, io con i piedi bruciati dalla corsa sull’asfalto bollente.
Decidiamo di prenderci una pausa, take it easy si dice, non prima di esserci spaventati a morte per dei rumori che sembravano provenire dalla Fiesta ma che invece erano di qualche robo-meccanico in movimento.
Facciamo un pranzo veloce con il nuovo forellino da campeggio.
Poi prendiamo l'auto e andiamo a Cap De Creus, a vedere finalmente questo benedetto “parco naturale”.
Ora, sarà la gioventù corrotta da “Airone”, quel simil National Geographic per ragazzi, saranno i libri di geografia, sarà stato Geo&Geo, ma io e Giulia quando si parla di parco naturale pensiamo a boschi verdi, alberi maestosi, animaletti, magari un fiumiciattolo…..
Bene: ora ho scoperto che per parco naturale si intende “area protetta gestita principalmente per la tutela degli ecosistemi e il benessere dell'uomo.” Stop.
Infatti il panorama, seppur incantevole, ci lascia basiti: vegetazione assente così come la presenza di animali, sembra una di quelle montagne spelacchiate piene di cave che ogni tanto appaiono anche sulle nostre Alpi…
L’unica differenza lo fa il mare e gli scogli (e questo non è poco!!!).

Per guastare naturalmente è immancabile la presenza di decine di yacht e similari, e che per scendere alle cale ci sono tra i 500 e 1000 metri dalla strada da fare in mezzo a pietre e sterpaglie…
Avendo entrambi i piedi a pezzi rinunciamo, anche perché non sappiamo quali cale siano più belle e non vorremo ricevere una delusione dopo la fatica che dovremmo fare.
Decidiamo solo di salire verso il faro, passando per una stradina stretta quasi a strapiombo sul mare..il panorama è splendido, peccato aver dimenticato la macchina fotografica.
Andiamo finalmente a farci un bagno verso Cadaques, in una cala che avevo trovato durante la mia “gita” in macchina mattutina.
Alla sera siamo di nuovo in campeggio, ceniamo a base di pollo preso in una rosticceria e poi la sera girovaghiamo per Cadaques…
Speravamo in un po‘ di casino ma non sembra il luogo adatto, solo famigliole e una stradina con un po’ di locali semivuoti...
Andiamo a dormire verso mezzanotte distrutti dall’afa che è salita improvvisamente, ormai sicuri che la nostra permanenza in questa città è agli sgoccioli.


Lunedì 04-08
Ci svegliamo abbastanza presto, saranno le nove circa, pieghiamo la tenda, paghiamo sui 25 € in due e andiamo a visitare la casa di Dalì a Port Lligat.
Avevo prenotato un paio di settimane prima, pagando già una parte del biglietto di ingresso.
Anche qui non è esattamente come me l’aspettavo, ma sicuramente è interessante e curioso.
Leggevo di persone che dicevano “questa è La Casa di Mare”…beh..la mia concezione è un po’ diversa, temo! Ma ne vale la pena, qualcosa bisogna pur raccontare di “culturale”, no?
Finiamo la visita verso le 11.30 e veloci ripartiamo.
Uscendo da Cadaques incontriamo una fila interminabile di macchine che attendono di riuscire ad entrare in città…. Sorridiamo sollevati non avendo dovuto subire sorte simile…
Abbiamo deciso di scendere abbastanza giù verso Barcellona, in modo da poterla visitare prima del weekend.
Ci fermiamo a Sant Antoni de Calonge, la guida parlava bene di quella zona.
Parcheggiamo l'auto carica lievemente in periferia, ma a soli 50 metri dalla spiaggia.
Il lungomare è stupendo e lunghissimo, chilometri di spiaggia libera piena di docce e similari, tutto gratis (proprio come in Italia…).
Il mare è abbastanza limpido e trasparente, la spiaggia è di ghiaia fine rosata, molto carina e pochissimo fastidiosa, peccato che vi sia un po’ di vento e l’acqua diventi subito profonda.
Facciamo un bagno ristoratore dopo la sudata in macchina, siamo tranquilli e rilassati, e non vi è neanche molta gente.
Per pranzo iniziamo a cercare un posto con prezzi bassi, ma non vi è nulla che ci ispira.
Optiamo per un supermercato dove compriamo pane, affettati, formaggio, birra e anche un paio di brioche. Con una decina di euro facciamo un buonissimo pranzo sul lungomare, sdraiati per terra sull’erba che divide la strada tra zona pedonale e zona per le macchine.
Ci addormentiamo all’ombra intontiti dall’alcool.
Svegliandoci dopo un’oretta vediamo nuvole su di noi, e decidiamo di cercare un campeggio, magari un poco più in giù per vedere altri posti ancora (al massimo si può sempre ritornare indietro..)
Incontriamo il campeggio Cala Sa Cova, appena all’inizio di Platja D’Aro. I prezzi e il suo posizionamento in faccia al mare ci fanno già fermare.. (avremmo fatto appena 5 Km).
Scarichiamo la macchina e la riportiamo fuori, evitiamo di pagare così altri 5 euro dovendo solo attraversare la strada per parcheggiare!
Il campeggio è molto piccolo con dei terrazzamenti fino ad arrivare ad affacciarsi dieci metri sopra una cala (cala Sa Cova appunto!).
Ci posizioniamo vicino al mare consigliati da Ewu, un signore/ragazzo (ok, se lo incontrate indovinate quanti anni ha..ah ah..) che gestisce un po’ la parte “operativa” del campeggio.
L’ambiente è molto rilassante, conosciamo subito dei ragazzi spagnoli e subito ci offrono da bere.
Il pomeriggio lo passiamo nella caletta, dove la spiaggia è sempre un po’ ghiaiosa e gli scogli appaiono presto in acqua…
Chiedendo a un ragazzo, David, dove ci sono i locali a Platja lui ci dice: “Platja c’è fiesta, ma qui mucho fiesta, mas fiesta che Platja”…e quindi…lo accompagniamo a fare un po ‘di spesa “alcolica” e la notte la passiamo a bere in spiaggia, trenta/quaranta persone spagnole, francesi (e due italiani, noi!), raccolte intorno a un paio di candele e torce e a un certo numero di frighetti pieni di ghiaccio (lo hielo!!).
Andiamo a dormire che sono le cinque…


Martedì 05-08
Tutto il giorno facciamo “mare”.
Al mattino passiamo in qualche caletta vicina (vi è tutto un percorso che ne costeggia cinque o sei fino ad arrivare a una spiaggia grossa di Calonge da una parte e a quella di Platja dall’altra ), ma poi ritorniamo alla nostra perché le altre non sono niente di che e notiamo anche qualche medusa..
Al pomeriggio finiamo nella spiaggia a destra rispetto a quella del campeggio che è una cala molto grossa, più cittadina e confinante con quella principale di Patja. (e qui inizia ad esserci parecchia gente).
Arrivati a questo punto lo si può anche dire: la Costa Brava è la patria delle tette!
Qui fatichi a trovarne una con il reggiseno, pure le signore di 50/60 anni spesso non lo portano, ma è tutto così, molto tranquillo, no problem…
La sera giriamo per la città e proviamo in un bar un paio di panini tipici e beviamo Sangria…tutto molto buono per prezzi normali italiani.
Un po’ di pioggia e di stanchezza ci fanno tornare al campeggio, dove però ancora facciamo una puntatina alla spiaggia a bere qualcosa..


Mercoledì 06-08
Oggi ripartiamo, destinazione “vicinanze di Barcellona”…vorremo trovare un campeggio vicino e da lì spostarci in città con qualche mezzo pubblico.
Salutiamo i ragazzi che abbiamo conosciuto (ah tra parentesi…si dice che gli italiani si fanno sempre riconoscere&C, ma i francesi quanto a supponenza e aria di superiorità ce ne sarebbe da parlare per ore…mah..).
Paghiamo sui 40 euro per due giorni, ottimo.
Passiamo un po’ verso l’interno per evitarci i paesini di mare e finiamo a seguire la N2.
Ho letto del campeggio a El Masnou, ma vorremmo trovarne altri di meglio…Ci accorgiamo man mano che andiamo avanti che la scelta dovrebbe ricadere su campeggi con prezzi alti e distanze un po’ troppo eccessive, quindi…
continuiamo alla ricerca del El Masnou (non segnalato dalla nostra guida).
Finalmente lo troviamo, il caldo e l’assenza di ombra ci fa titubare ma soprassediamo.
Montiamo la tenda vicino a tre ragazzi bergamaschi, si fa subito amicizia e si capisce che qui è proprio un po’ come si sentiva dire: in Costa Brava è pieno di italiani!anzi no: qui è costa Maresme!
Mangiamo e facciamo un tuffo in una piccola piscina brodosa (acqua caldissima), ma meglio di niente! Il mare invece lo evitiamo dietro consiglio dei nostri nuovi amici (in effetti è parecchio lattiginoso).
Al pomeriggio siamo già partiti verso Barcellona con il treno della Remfe, un treno che va fino a dentro la città passando sotto terra (prezzo del biglietto 1€ e qualcosa, inoltre abbiamo pure acquistato il T10 che da diritto a dieci corse con la metro a un prezzo inferiore della singola corsa).
Ci perdiamo un attimo in Placa Catalunya cercando la linea del metro che ci porterà vicino al Park Guell. Scendiamo alla fermata di Vallcarca, e come prima immagine di Barcellona ci accoglie un palazzo pieno di macchie di vernice che riporta una scritta che suona all'incirca così“Vallcarca es en lucha contra los espuculadores”. Bella Prima Immagine.
Per arrivare al parco bisogna seguire le indicazioni che si trovano ad ogni incrocio, fino ad arrivare a una strada ripida che, per fortuna, è corredata da scale mobili.
Anche questo parco ci lascia un po’ di amaro in bocca per la vegetazione, ma qua siamo sotto il sole, non a ridosso delle Alpi!
Giorovaghiamo per i sentieri e scattiamo foto della veduta delle città, fino ad arrivare alle costruzioni di Gaudì, molto belle e notevoli.
Riscendiamo dall’entrata principale per tornare con la metro a Placa Catalunya e girare sulla Rambla .
Ormai sono le sette di sera, la strada inizia a svuotarsi.
Ero convinto che fosse zona pedonale, invece ai fianchi passano le auto.
Finiamo nel Raval, perché solitamente i quartieri peggiori sono quelli che mi interessano di più.
Troviamo un paio di negozi carini di cose Vintage e usate, ma niente che mi possa andare bene o piacere particolarmente.
Iniziamo a cercare un ristorante economico, ma le indicazioni del proprietario di uno di questi negozi non ci porta a nulla.
Spaesati capitiamo davanti a un ristorante dove troneggiano salami in primo piano.
Decidiamo di entrare.
L’ambiente è abbastanza di classe, noi invece siamo abbastanza a pezzi.
Io sono sudato marcio con una canotta e le spalle bruciate, Giulia non è molto meglio.
Ma i soldi sono buoni comunque, no? Ah ah!
Mangiamo un paio di tacos, poi il gaspacho (molto buono nella sua semplicità),una paella molto mediocre (pochissimo pesce), e un secondo di una specie di salsiccia scura, inondata di fagioli e aglio, buono ma parecchio pesante.
Il tutto guarnito da una bottiglia di mediocre vino bianco (servito nel secchiello con il ghiaccio e calici riempiti per la prima volta da loro).
Paghiamo sui 45 euro, lasciando un po’ di mancia facendo prezzo tondo.
Ritorniamo sulla Rambla, guardiamo i mimi scontrandoci con la gente, poi ci fermiamo in una viuzza laterale dove ci sediamo su degli scalini.
Noto un uomo che mi guarda mentre parla al telefonino, ma non ci faccio troppo caso, anche se mi sembra quasi un poliziotto in borghese.
Parlo con Giulia e prendo una cosa nel portafoglio, poi lo appoggio di fianco a me sbadatamente.
Qualche momento dopo alzando lo sguardo vedo proprio quell’uomo di prima che furtivamente si allontana guardandomi.
Mi chiedo come mai mi stesse guardando in quel modo, quasi come si sentisse in colpa…e allora intuisco.
Subito guardo nello zaino, c’è tutto, Giulia mi chiede del portafoglio e…non c’è!
Corro velocissimo e per fortuna lo raggiungo…lo fermo gli chiedo il portafoglio a voce parecchio alta, si agita,nega subito ma dopo lo tira fuori. Controllo…soldi ce n’è, ma non mi ricordo quanto avevo, lui tenta di allontanarsi e io continuo a chiedergli se mi ha preso qualcosa…lo minaccio di urlare e simili, lui nega ancora e io mi fido: è difficile che ne abbia avuto il tempo, e poi una volta che lo apri togli tutto e lo butti, quindi…
Lo lascio andare mentre Giulia mi ha raggiunto,sospiriamo di sollievo, ci è andata bene..
Giriamo ancora per la Rambla con il cuore che inizia a rallentare, compro una birra da un ragazzo per la strada che mi rifila una birra del Carrefour (tengono davanti quelle buone e ti danno altre da dietro, tanto si deve fare in fretta perché girano dei poliziotti che requisiscono il tutto).
Finiamo per sederci su una panchina in fondo alla Rambla (non accorgendoci che basterebbe poco per arrivare al mare) abbastanza esausti e visto che si avvicina mezzanotte decidiamo di tornare alla stazione della metro perchè sta per passare l’ultimo treno.
Risaliamo il viale, entriamo nella fermata e….non troviamo il piano/la zona in cui passa il treno!!!
Chiediamo indicazioni, ci fanno uscire dalla fermata e ci fanno andare in altre che scopriamo disseminate per la piazza, cerchiamo ma non troviamo, ci danno indicazioni assurde o dicono che non sanno dov’è, alla fine chiediamo a un Guido di un pullman che ci dice che ormai è troppo tardi.
Sconsolati andiamo in cerca su una strada un poco più lontana della fermata dell’autobus notturno.
Ci sediamo veramente cotti dal sole e dalla stanchezza.
Attendiamo quasi un’ora, e nel mentre conosciamo una coppia di francesi e un signore del centro Africa. Intavoliamo una discussione quasi tutta in francese (e Giulia ogni tanto mi traduce meglio ciò che non afferro).
Naturalmente sul pullman ci addormentiamo, ma riusciamo a scendere alla fermata giusta e finalmente ad infilarci a dormire in tenda, non prima di aver fatto tappa in uno dei peggiori bagni dei campeggi mai frequentati (se la gioca con Cadaques).


Giovedì 07-08
Avevamo deciso di partire subito al mattino nuovamente per Barcellona, e così facciamo.
Nuovamente treno, e questa volta andiamo a visitare la Sagrada Familia, prendendo però due linee della metro diverse perché la linea diretta è interrotta per lavori..
La Sagrada Familia è davvero immensa, maestosa, ma anche attorniata da qualche migliaia di persone. Mentre la guardiamo facendoci il giro intorno vediamo una fila di persone in coda. Svoltiamo un angolo e ancora la coda si snoda. Capiamo che è per entrare! Da pazzi.
Poco più in là un’altra coda: è quella per salire sui bus turistici! Meno male che abbiamo optato per la metro, più divertente e vera, meno costosa, e alla fine pure più comoda.
Dopo aver cercato di inquadrare più volte la chiesa nell’obbiettivo della nostra mini compatta andiamo a scrutare la mappa dei pullman cercando anche di orientarci nuovamente rispetto alla città.
Ne trovo uno che dovrebbe portarci vicino alle case di Gaudì, inoltre la corsa è ancora gratis perché conta ancora quella usata nella metro, meglio di così!
Per scrupolo chiedo al guido se “siamo giusti” per Casa Batlò e Milà, lui dice di no.
Torno da Giulia dubbioso, controllo la mappa e ritorno: gli chiedo nuovamente se non è quello giusto per incrociare il Passeig de Gràcia. Allora mi dice di si, e allora vaffç@[ùò+!!! Mica ne volevo uno che mi portasse esattamente davanti perché se no mi affaticavo troppo!E’ perfetto questo!
Scendiamo alla fermata e vediamo Casa Milà a circa quindici metri…meno male che non era giusto il pullman..tsè!
La guardiamo solo da fuori, la coda ci rende facile la decisione di risparmiare dei bei soldini, come del resto ci capita a Casa Batlò. Facciamo solo qualche foto e stop.
Iniziamo ad avere parecchia fame, scendendo in giù verso la Rambla incrociamo La Vaca Paca (paseo de Gracia 21).
Il nome e il buffet a 9,90 € ci fanno entrare (mica sarò un po’ fissato con la carne?). Ci riempiamo il piatto di parecchie cose, io faccio il bis di carne un paio di volte (certo non ci sono le fiorentine, ma sono pur sempre buoni tagli che vengono aggiunti man mano che vengono cotti sulle griglie).
L’unica cosa è che solo un bicchiere a testa di bevande è compreso, il resto è a parte.
Ma comunque sia si mangia molto bene, certe valutazioni sulla catena Fresko mi avevano un po’ reso titubante a frequentare posti a buffet..ma questo…è la Vaca Paca!!!!ah ah!!
Ripartiamo per la Rambla e iniziamo il giro per i vari ricordini&C. Troviamo un negozio enorme molto bello, con roba di qualità ma anche con prezzi veramente esagerati. Ripieghiamo un po’ sui negozi tenuti dagli indiani, dove bisogna cercare bene per trovare qualcosa di decente, ma dove si può sfoderare tutta la nostra abilità appresa l’anno scorso in Tunisia.
Ogni cosa me la faccio scontare ogni volta che scelgo, poi mi faccio fare il totale, mi faccio fare lo sconto, viene troppo e allora tolgo qualcosa, poi lo aggiungo perchè mi abbassa il prezzo, cerco ancora di fare prezzo tondo e alla fine gli mollo 30 e qualcosa euro per un certo tot. di cose.
Il commesso è provato, il proprietario passando fa una battuta con un “solo?”..mi sa che qualcuno si prenderà una strigliata..ah ah..
Continuiamo il giro e ci compriamo qualcosa da vestire per noi.
Torniamo verso sera in campeggio, facciamo un salto in piscina e poi si mangia molto tardi.
La sera facciamo un giro per una città veramente fantasma, nulla, ma dico nulla di aperto.
Sembra quasi irreale.
Decidiamo di auto-ospitarci nel gazebo dei vicini (che sono andati a Barca) in compagnia di qualche birra e delle carte.
Infine una sana dormita a tenda scoperta (sempre su consiglio precedente dei vicini, visto che già così fa caldo, con anche il telo di nylon sopra sarebbe irresistibile).


Venerdì 08-08
Smontiamo, salutiamo svegliando i bergamaschi, e ripartiamo, paghiamo per due giorni sui 60 euro.
Siamo indecisi su dove andare, ci piacerebbe vedere un’altra zona, e poi questa Lloret de Mar e Tossa de Mar saranno da vedere, no?
Ci lasciamo la costa del Maresme e la sua linearità (posso definirla insapore?)
Finiamo a Blanes in cerca di campeggio..la città è caotica ed immensa, la spiaggia affollata, il mare discreto, i campeggi lontani dalla costa e anche abbastanza cari. Rinunciamo.
Il confronto con Platja è indecente.
Arriviamo a Lloret, sembra una città a pezzi, brutta e vecchia..anche qui i campeggi sono lontani e c’è troppo casino, rinunciamo.
Arriviamo a Tossa de Mar dopo aver fatto delle strade che ci ricordano Cadaques (ricomincia la zona più rocciosa), la città è piccola e fin troppo di “lusso”, i campeggi cari e lontani, e…ma che cavolo! Torniamo a Platja!
Indecisi su che campeggio andare, e un po’ presi anche dalla paura di trovare pieno (il week end prima di Ferragosto sta per iniziare..) girovaghiamo un poco, ma alla fine torniamo a Cala Sa Cova!
Ritroviamo Ewu sorridente, che ci dice che qua sempre tutti ritornano!
Questa volta mettiamo la tenda un po’ meno vicino al mare, in questo modo siamo anche più riparati.
Mangiamo e poi mare!
Alla sera vi è un bel casino, conosciamo tantissima gente che offrono da bere&C, italiani, francesi, spagnoli..
Conosciamo anche un gruppo di italiani veramente insopportabili, con un simil Bob Marley che rasenta l’idiozia più completa, che si ostinano a tenere il volume della musica a livelli assurdi (con inoltre canzoni pessime).
Stringiamo un’ amicizia più sincera con Oscar, un altro ragazzo spagnolo, uno di quelli che vengono ogni anno in questo campeggio, e mi racconta pure le sue disavventure in territorio brasiliano.
Facciamo un salto in centro a Platja e andiamo in una terrazza abbastanza famoso di cui non ricordo il nome. Lì ci sono un paio di bar e locali gratis, parecchia gente ma molti turisti e stop.
Prendiamo il nostro CubaLitros… un litro di cocktail!! Lo beviamo insieme volentieri, e poi andiamo a ballare un poco.
Si va a nanna dopo l’ormai consueta fermata dagli spagnoli in campeggio.


Sabato 09-08
Anche quest’oggi solo riposo, siamo indecisi se partire già domani per vedere ancora la zona di Palafrugell o l’Escala, ma qui si sta troppo bene…sarà per un’altra volta, no?
Facciamo qualche giretto in mare per vedere un po‘ di pesci, un’esperienza che non avevo mai fatto.
Peccato che Giulia non si trovi a respirare sott’acqua e opti per i soli occhialini, io invece vado di maschera, boccaglio e pinne.
…non pensavo che fosse così bello guardare i fondali in silenzio, con quasi nessuno intorno, tranquilli e in pace…
Ci troviamo con un paio di ragazzi comaschi molto simpatici, Alo & Gimmy, che qui hanno un’amica che è venuta ad aprire una gelateria con la famiglia.
La conosciamo e alla sera andiamo a trovarla in gelateria.
Poi tutti e cinque andiamo in giro per locali, ci fanno entrare all’ Old Skull, l’unico bar dove i baristi sono più ubriachi di te, molto caratteristico (e anche molto metal…).
Giriamo ancora un po’ e poi loro tre insieme a un’altra coppia vanno in una discoteca fuori città usando un servizio navetta.
Noi ci rinunciamo, prendiamo un’altra crepès per la strada (buone e a buon prezzo) e torniamo al campeggio.
Ci incontriamo con David e con la cafonaggine dei ragazzi italiani con il simil-Bob Marley.
Io mi altero un poco (continuano ad urlare nonostante ci sia ormai silenzio in campeggio).
Restiamo ancora un attimo a parlare con David e poi si dorme!


Domenica 10-08
Un’altra giornata passata in spiaggia, anche se la giornata risulta sempre corta visto che ci si sveglia verso le dieci e a volte si fa anche il riposino pomeridiano..
Inoltre il tempo necessario per cucinare e lavare si fa sempre sentire, specialmente negli ultimi giorni di sperimentazione (abbiamo trovato delle scatolette di polpette con sughi strani veramente buone da associare a verdure come melanzane e zucchine..e poi: almeno una simil paella dovevamo provare a farla!)
Volevamo abbronzarci per bene ma le nuvole non ci aiutano.
La sera vediamo i ragazzi spagnoli arrivare con quei carrellini con cui si caricano le cassette della frutta.
Solo che sono piene di bottiglie di birra.
Da cui è facile capire che la sera si resterà in campeggio.
Viene tirato fuori tutto il materiale per giocare a poker e un po’ di ragazzi si mettono a giocare, tra cui un colombiano-milanese molto “pappa”, anche se avrà una ventina d’anni.
Ogni tanto passa anche un suo amico molto..uhmmm…”tirato”, per chi vuole intendere…ah ah ah!
Giulia però è stanca e ha mal di testa, si va a riposare in tenda mentre io inzio a bere una bottiglia di Pina Colada comprata al supermercato.
Ok…pessima idea: questi cocktail già preparati sono veramente nauseanti.
Passo alle birre, che vengono offerte dal colombiano (neanche le avesse pagate lui) con una frase che ci rimarrà nel cervello a lungo “vuoiiii una birra?!”
La notte passa lenta, e Giulia non si è più ripresa molto anche se tenta un’uscita verso l’una o giù per lì.
Dopo la terza birra in rapida successione (oltre a ciò che era venuto prima) vado a dormire, non prima di aver ascoltato il racconto di codesto colombiano che vantava di essere uno dei maggior controllori del giro di cocaina della zona di Milano verso Rho…si va beh…
Le poche ore di sonno passano agitate dalle schifezze che dovevano esserci nella Pina Colada…


Lunedì 11-08
Oggi si riparte verso la Francia.
Si salutano tutti gli amici che qua abbiamo incontrato…ok..non tutti: solo quelli per cui ne vale la pena, si paga il conto (sui 60 € e qualcosa per tre giorni) e poi via.
Naturalmente si “passa da fuori”, ma facciamo in tempo a fare qualche chilometro che incontriamo una coda lunghissima. Poi capiremo che è per entrare a Torroella de Montgrì, e anche se noi non ci dovevamo entrare la coda ce la facciamo lo stesso. (tentiamo anche una deviazione secondaria con scarsi risultati).
Decidiamo anche di passare la frontiera nell’entroterra: “mica vogliamo perdere tempo nel budello della costa”.
Bene:
Arriviamo verso La Jonquera e facciamo di nuovo coda.
Ci si ferma a mangiare in questa “landa desolata”, dove sorge solo un mega centro commerciale e poco altro. (però sono da vedere le mega bottiglie di alcolici e simili…qua è tutto maxi…visti anche i prezzi bassi).
Ripartiamo non prima di aver fatto coda circa un quarto d’ora per mettere benzina (decine di pompe per i camion e solo una per le macchine, chissà quali sono i motivi…).
Decidiamo di andare in Autostrada per evitare code ma anche qui ce la subiamo, come ci capiterà anche per pagare casello e per passare frontiera.
Usciamo subito per evitare altri caselli e sperando in strade decenti ci avventuriamo nel “no cost”.
Verso Narbonne riprendiamo l’autostrada: la N900 si è rivelata una strada troppo lenta e intasata: una sola corsia per senso di marcia intervallata da spezzoni a due corsie, ma anche piena di rotonde, mezzi lenti, macchine veloci ma lente comunque che ci fanno presagire che la nostra volontà di andare verso Hyères non basta a raggiungerla in orari decenti.
Strada facendo decidiamo di accontentarci di un posto un po’ più vicino dove passare questi ultimi due giorni.
Usciamo a Montpellier dopo aver pagato se non sbaglio un 5-6€.
Ci avventuriamo alla ricerca di Saintes Maries de la Mer (di cui sfido a trovare il nome corretto visto che è scritto in mille modi su cartelli e cartine).
Ci perdiamo un po’, ritroviamo la strada e una coda chilometrica verso Aigues Mortes: nome di merda, posto di merda.
Permettetemelo.
Decidiamo di tornare indietro alla ricerca di un campeggio.
Ne troviamo uno ma è pieno, inizio a prendere strade che portano lontano.
Incredibilmente troviamo l’indicazioni per Saintes come cavolo si chiama e la strada risulta persino non trafficata.
Sono già le otto di sera, il vento soffia forte, le nubi sono minacciose, e ogni tanto qualche goccia si fa strada fino a raggiungere il nostro parabrezza.
Troviamo il campeggio “la Brise”, consigliatomi dal nostro amico pappa milanese.
Ok…non so neanche io perché mi sento di fidarmi delle opinioni di certe persone…non lo so proprio.
Ci “buttano” in una piazzola che è delimitata dalla sola terra e sterpaglia, nella cintura “esterna” del campeggio.
Il vento soffia forte e bisogna fare attenzione con la tenda.
Chiediamo un martello ai nostri vicini (cechi o qualcosa del genere), ma ci rispondono male…io sono già nervoso ma ho altre priorità…e ci mancava pure il loro cane che viene a girarci attorno…
Dopo vado a farci dare i nostri braccialetti da fighette, perché qui c’è il super controllo all’entrata e uscita del camping…mah…
I bagni sono lontani e abbastanza sporchi, ma ci fiondiamo comunque a fare una doccia assolutamente necessaria nonostante poi si battano un po’ i denti.
Cuciniamo al buio, ci riposiamo e decidiamo di farci una passeggiata in centro.
Praticamente desertico!
Qualche bar e basta, enormemente caro.
Troviamo qualche volantino di un certo locale in cui si dovrebbe fare reggae, “la ruade” se non sbaglio..Giulia chiede a un ragazzo che ci sta servendo un crepes dove si trova.
Per tre volte fa finta di non capire, la sua collega invece ha capito benissimo e ci da le spiegazioni.
Giulia mi spiega che non è la prima volta che le capita.
In pratica ‘sti…ehm…capiscono che sei italiano e anche se hanno capito benissimo cosa dici fanno “orecchie da mercante” visto che “non hai la pronuncia esatta”.
Ma pensa te…da prenderlo a pugni…peccato che data la mia ignoranza in “francese&C” non avessi capito ‘sta cosa..
Cerchiamo un attimo questo locale, alla fine lo troviamo ma è chiuso.
Ok, è pure lunedì..lasciamo perdere e torniamo in tenda, non prima di aver notato che il campeggio è frequentato da un buon tot. di ragazzi maghrebini..in effetti qua siamo vicini a Marsiglia…
Ah: la crepes era più buona in Spagna e meno costosa.
Giulia è un po’ intimorita dal vento che soffia intorno a noi e che piega le aste della tenda.
Io sono fiducioso, anche perché al massimo la macchina è vicina e pronta ad accoglierci.


Martedì 12-08
Ci svegliamo di “buon mattino” per i nostri canoni…saranno le nove!!!
Usciamo sperando nel bel tempo ma..nubi e vento.
Compriamo due brioche al bar del camping e andiamo a vedere il mare.
Quando vidi l’Oceano in Olanda era persino più calmo, e scommetto pure più caldo.
Questa landa a me sa di Irlanda fin troppo: vento, nuovole, mare agitato che si infrange sugli scogli, freddo, pioggia…
Basta: è ora di andarsene.
Eppur molte persone dicono che questa zona è molto bella, a noi ci sarà andata male ma…pure le brioche non sono un granchè.
Così smontiamo tutto, paghiamo sui 25€ e scappiamo alla ricerca di Roussilon , paese persino assente sulla mia cartina, ma che veniva consigliato da qualcuno in qualche diario di viaggio.
Ricordo la sua vicinanza ad Apt, e quindi ci dirigiamo verso esso passando da Arlès e Cavaillon.
Per fortuna riesco a far desistere Giulia dal visitare queste ed altre città con motivazioni del tipo: “Non andiamo a visitare le città a 40 Km da casa nostra, perché “sprecare” tempo in posti che non hanno poi così tanto da dire se non la quantità di traffico che vomitano nella settimana di Ferragosto?”.
Ma più che le parole sono sempre i fatti che risultano più convincenti: la visione delle code chilometriche ha ormai un effetto di rigetto su di noi.
Iniziamo a vedere il sole e “le piante”, oscillando in mezzo a collinette molto carine.
Per caso incrociamo proprio Roussilon e quindi ci inerpichiamo per questa vallata verde come le altre, ma da cui affiora ogni tanto la roccia rossa.
Anche qui è zeppo di gente, niente parcheggi, e alla fine solo una ventina di case arroccate che rispetto ai nostri paesi montani o di collina mi sa persino di poco, se non fosse, appunto, per il colore rossastro delle costruzioni.
Continuiamo il nostro percorso e ci fermiamo ad Apt.
Andiamo in un supermercato per prendere Baguette, affettati, un pasticcio con maionese e delle patate al forno da una rosticceria ambulante nel parcheggio.
Mangiamo in un parchetto fino ad essere stra-pieni e ripartiamo.
Arriviamo sulla D951 e infine sbuchiamo sulla più grossa e scorrevolissima N85.
L’intenzione era di arrivare fino a Gap e poi fino al lago per farci magari un tuffo…
Sicuramente trovare un campeggio in Francia è molto più facile che altrove, ve ne sono ovunque, e
visto che ormai sono le 17 vogliamo cercare di goderci ancora un po’ il sole, e magari una piscina.
L’occasione capita abbastanza rapidamente a Tallard.
Troviamo questo piccolo campeggio affiancato dalla piccola piscina comunale.
Cerchiamo la proprietaria che serve al bar in piscina e che ci “spedisce” al campeggio per mettere la tenda dove vogliamo.
Risaliamo questo piccolo pezzo di vallata ai piedi delle montagne e ci sistemiamo su un tappeto ghiaioso delimitato da recinzioni di legno comodo per far asciugare tutto ciò che non aveva asciugato nel giorno precendente.
Ci andiamo a buttare in piscina, senza crucciarci troppo di aver pagato quattro euro a testa per poch ore, visto che ormai la giornata sta finendo.
Ci divertiamo parecchio in quest’acqua calda, anche se l’uscita risulta traumatica dall’aria fredda che si è fatta strada anche qui.
Dopo aver cenato andiamo a concludere le pratiche, o meglio: ad iniziarle! Paghiamo dieci euro circa in tutto e stop! Meglio di così…
Mentre stavamo riflettendo su cosa fare in serata inizia a piovere.
Inizia a piovere intensamente.
Rannicchiati in tenda con un po’ di paura di trovarci completamente allagati alla fine ci addormentiamo un paio di volte.
Verso le undici di sera siamo ancora qui, ancora avvolti dalla pioggia, quindi decidiamo di metterci sotto al sacco a pelo e incrociare le dita.


Mercoledì 13-08
Ci si sveglia con il sole…e neanche troppo bagnati.
Giusto un po’ di infiltrazioni che avevamo però già localizzato e che quindi avevamo già “isolato” dalle nostre cose.
Svuotiamo la tenda e la giriamo per farla asciugare mentre andiamo a fare colazione in paese.
Siamo di nuovo in marcia, con molta calma.
Ormai la strada è poca.
Ci fermiamo a pranzare appena fuori da Briancon con il solito pasto da supermercato, questa volta condito da due porzioni di torta millefoglie buonissima.
Si ritorna in Italia, si passa di nuovo Sestriere, e questa volta la strada sembramolto più facile e scorrevole..non è più come farla in piena notte.
Arriviamo a Pinerolo verso le 16, stanchi ma tutti interi, e felici!

Anche il portafoglio alla fine ringrazia:
Abbiamo speso circa:
- 100€ di benzina per 1700 Km
- 30€ per i caselli, molto poco visto che siamo passati quasi sempre da strade non a pagamento..allungando un po’ il tragitto ma vedendo anche più cose (e stavolta non avevamo particolari frette)
- 22€ di media al giorno nei campeggi (parcheggiando quando possibile la macchina fuori e non utilizzando quasi mai l’elettricità), che fanno circa 22*10=220 € di campeggi
-70€ per due “pranzi veri” fuori
-20€ a sera per locali,bere,cibi in giro etc etc, che fanno circa 200€
-15€ al giorno per il mangiare “normale”, che fanno circa 150€
-varie ed eventuali , compresi regalini&C, sui 200€

Totale, circa mille euro in due…per quasi undici giorni in giro per due Stati..che non fanno neanche cento euro al giorno..inCulo ai viaggi organizzati…

lunedì 3 novembre 2008

strappo 55 Kg seconda rip

ennesima ripetizione...non seconda...ma era per capirci sul tubo...

giovedì 30 ottobre 2008

slancio 60 Kg- seconda rip

Dopo un allenamento di slancio con 3@40, 3@50, 3@60, 3@65, 1@70...
seconda ripetizione a 60 Kg...

martedì 28 ottobre 2008

concentrazione

bum bum bum....
bum....respiri a fondo...ti siedi.
Fra poco ci rimanevi sotto.
Il gomito destro che si flette facendo presagire nefaste conseguenze sul tuo viso.
Pensato troppo, o forse troppo poco?

Blocchi il respiro e poi riprendi, cercando un ritmo che non puoi trovare..
Un sorso d'acqua aiuta sempre, distoglie dai pensieri.
Braccia sulle ginocchia e capo chino...ma così non arriva aria ai polmoni...
Ascolti distrattamente discorsi fatti su uno step che non servirà a niente se non a stufare ad annoiare...fatti loro..
Non guardi nemmeno...è solo contorno...non ti interessano ma ti tengono la mente quel poco occupata che basta..
Ti alzi e cammini lentamente con lo sguardo perso.
Un poco di concentrazione da ritrovare...uuaaap...uaaap...esplosivo...è facile.. devi pensare mentalmente a farlo, immaginarlo già: è qui il trucco, dice così l'allenatore..

Giri largo sulla pedana..metti a posto i dischi attentamente, ben contro, così non ci sono sbilanciamenti.
Torni indietro, movimento di trapezi a sciogliere, respiro forte, un paio di passi decisi in avanti e ci siamo:
Agganci una mano, agganci l'altra.
Avvicini il bilanciere a contatto con le tibie, violento, incazzato, respiri soffiando aria dal naso con forza...cerchi la tensione muscolare schiena dura e braccia...ecco:
Ruoti i polsi cercando la posizione giusta, e intanto le gambe...dove sono...sono giuste?
Apri un attimo le orecchie ai suoni ed è finita:
..bum bum bum...
..così non va..
Il cuore pompa di nuovo..troppo..
Mi dicono che non bisogna pensare...
"La rabbia non aiuta nella lotta" o qualcosa del genere, tratto da non so più quale film o quale discorso da rissa da bar...o magari chissà: una puntata di Dragon Ball..non so perchè ma ogni tanto mi torna in mente.
Ok fermo.
Rilassato.
inspira ed espira...

Essere rilassati ma tesi..ma come cazzo faccio?
Va beh...respira..
scendi con il culo..accovacciato come una scimmia..temo di sentire i muscoli delle gambe che si gonfiano di acido lattico ma questa volta no: questa volta respiro..
Occhi chiusi..non soffermarsi sui particolari..
Il passo dopo...muovere..muovermi...ma non devo pensare...se si pensa si è lenti..se si pensa non viene...ma se non penso non sono duro...che cazzo...
Ok dai, stop: respira ma non pensarci...stringi le mani...è una cazzata..alza il culo..esplosivo...esplosivo...si parte lento...poi è tutto anche e bacino...che cazzo...vaaai...
..
pffffffffffuuuuuuuuuu.....
fermo immagine....
.uuuuaazzzzz.

Ok, fanculo..
..polmoni che si sgonfiano...giù....ho vinto io....fanculo...

Pesi che rimbalzano storti allontanandosi dalla pedana.
Sorridi da solo...non guardi nessuno perchè ti sentiresti in imbarazzo..chi se ne frega..
sembri un invasato e cissato: pace, amen, così sia.

Respira...e non pensare...
se pensi sei lento.
Il vuoto ti deve avvolgere ma non prendere.
Devo fare un corso di concentrazione Zen o qualcosa del genere mi sa:
i neuroni sono più lenti di uno strappo.

venerdì 10 ottobre 2008

paz....

…fai l’artista, te ne freghi, ma in verità è la gente che se ne frega! Dici: che mi frega, sono un artista, se vi va bene così, sennò cicca. Ma sai che gliene frega alla gente che sei un artista! Sei un artista? E ce lo cachi che sei un artista! In pratica, o diventi produttivo o vaffanculo.


"FAI L'ARTISTA E TE NE FREGHI...MA SIAMO NOI CHE CE NE FREGHIAMO DI TE...SEI UN ARTISTA? E CE LO CAGHI CHE SEI UN ARTISTA...DORMI NOTTI IN FACOLTà..HAI FATTO L'OCCUPAZIONE...SQUACQUI DUE MANIFESTI...E SEI CON LA COSCIENZA APPOSTO...L'ESPRESSO UNA SETTIMANA SI E DUE NO..E IL LINUS QUANDO TI PARE...ED ECCO RISOLTO IL PROBLEMA DELL'ESSERE AGGIORNATO...IN PRATICA CICCIO...O TI RENDI PRO-DUT-TI.VOOOO..PER IL MOVIMENTO...O VAF-FAN.CU-LOOO....."


A seconda che sia film o fumetto...il concetto resta....
fai l'artista e te ne freghi, ma siamo noi che ce ne freghiamo di te.o diventi produttivo o vaffanculo!in antitesi direi...ma questa immagine ricorda ancor altro...

giovedì 9 ottobre 2008

squat seconda serie

squat seconda serie 3@87,5 Kg 07-10-2008...

e ah: Giulia alle riprese!!!! :D

strappo 45 Kg 07-10-2008

dai..mi ero appena incriccato il collo...

mercoledì 1 ottobre 2008

woptime

Mi sono venuti in mente..me li fece conoscere un compagno di classe..stavo guardando i loro testi..mica male...

cose come:
Vittime innocenti vittime per gioco
Bambini di ieri criminali di oggi
Bambini di ieri tossici di oggi
Cosi' fino alla fine del tempo
Chi tira i fili del gioco?
Speranze affogano in un bicchiere
Speranze muoiono nascendo
Cosi' dalla notte dei tempi

Un altro giorno perfetto
l'inferno è sulla terra

Vittime innocenti vittime per gioco
Bambini di ieri barboni di oggi
Bambini di ieri in obitorio oggi
Cosi' fino alla fine del tempo
Chi tira i fili del gioco?
Speranze finiscono in una siringa
Speranze finiscono morte ammazzate
Cosi' dalla notte dei tempi



o anche:
Non mi tormentare con quelle assurde storie
la razza e la purezza,tu sei solo un pazzo
Ti senti qualcuno quando sei col branco
10 contro uno,non usi il cervello
Quando sei da solo non alzi mai la testa
la razza e la purezza,parole senza senso
Ti sei mai chiesto servo di chi sei
Puttana razzista
Sei un testa di cazzo... !


E poi..c'è sempre la migliore che abbia mai sentito... (che è, però, pur sempre loro)

come in molti altri casi...è l'ambiente che mi fotte...

lunedì 29 settembre 2008

io mangio l'insalata..

..ho avuto un flash su quel film dove Totò si mangiava la marjuana...mi aveva traumatizzato da piccolo...

ma non volevo parlare di questo..

ma e' una cosa che mi è venuta...en passant... strana l'insalata..interessante..

giovedì 25 settembre 2008

qualche foto delle vacanze

giulia

veduta dal Parco Guell..ah ah!!
platja d'aro

casa Battlò
Tallard- Francia




mercoledì 24 settembre 2008

così come viene...

sono tre settimane che ho cominciato a fare sollevamento pesi..
A 5 Km da casa mia.
Allenamenti lunedì,mercoledì e venerdì...
palestra CONI, palestra di Forze Armate..

così come viene..l'importante è trovarci gusto..

qua su internet tutti che mi dicono di ritenermi fortunato, sono pochi gli allenatori di weightlifting in giro..

Io ci provo!
così come viene..

lunedì 18 agosto 2008

estemporanea

tornato al lavoro trovo (per fortuna?) un lavoro che mi aspetta che deve aspettare...
Apro questa pagina.
Dovrei scrivere della vacanza...
Un diario di viaggio...possibilmente meglio del precedente...
Visto che l'altro è stato, persino, stampato su carta( non da culo) dopo qualche revisione, questo, forse, potrebbe essere utile in molti modi..

Ma il "dovrei" mi ferma subito...

Ora guardo la pagina bianca e ho voglia di scrivere...ma non di vacanze e rotte, di campeggi e di itinerari...

Ho voglia di scrivere, come fa troppa gente qua su internet, come fa troppa gente abbastanza bene qua su internet, come fa comunque molto bene molta gente qua su internet....

Ok, "molto" non vuol dire un cazzo...una quantificazione che non da un paragone non ha senso...numeri da giocare al lotto.
Ti dico "400" e continua a non vuol dire un ca**o,
ma se ti dico 400 e in 5 ogni anno fanno fortuna, allora comincia ad avere senso, visto che lì voglio arrivare...

Perchè poi è lì che voglio arrivare...



la mediocrità...
Come tutti quei cazzo di centometristi che neanche passano la seconda batteria...
Uno può essere uno dei 50 più veloci al mondo, ma se dopo un paio di anni sarai sempre sopra il ventesimo posto o similari, continuerai a non valere un ca**o, sempre.
Bombati quanto vuoi, allenati quanto vuoi, ma vali un ca**o rispetto agli altri.

Non sei nessuno.
In quel contesto sei solo un mediocre.

Il contesto ci e ti fotte...
Passerai sempre tre minuti in televisione ogni paio di anni senza che nessuno si ricordi il tuo nome...senza riflettori puntati, contorno, comparsa di un film in cui non sarai mai il protagonista.
Eppure il culo te lo sei fatto come gli altri.
Ma non siamo in meritocrazia (per fortuna?).



Prima di addormentarmi mi chiedevo cosa voglio fare da grande.
Lo scrittore mi viene in mente.
Di scrittori falliti ne è pieno il mondo...
di cazzoni sfigati che diventano scrittori famosi anche.
Quanti non so con esattezza, non quantifico (forse) per non inorridire o semplicemente perchè sarebbe troppo complicato.

Io non voglio essere un fallito e neanche uno sfigato.
Ma non sono neanche figo.
Ormai scrive libri pure quel cazzaro di Muccino, pure quel VJ di merda di Alessandro Cattalan o Cattelan non ricordo (persino CD tira fuori!!!!).
Tutti scrivono e scrivono libri.
Sono così magnifico nello scrivere?
Non credo.
La sintassi non è il mio forte, lo studio dell' "arte dello scrivere" è assente (ma necessaria?)
Poche idee e mal organizzate, vomito e basta...

La seconda scelta è sempre aprire un ristorante in un Paese straniero, al mare, dove fare bei soldi ma neanche troppi, vivere bene in un bel posto.
Ma quanti hanno questa idea?
Ho mai gestito un ristorante?
lavorato almeno in un bar?
NO, ho studiato fisica che cazzo.
Poi tutti vogliono aprire un'attività, specialmente all'estero, l'ultimo scemo del villaggio almeno un bar se lo vuole aprire...
Capitale ne abbiamo?
Probabilità di successo? (no cazzo, le probabilità sono una merda, quantifichiamo che è meglio...)

Le cose di massa non fanno per me.
Troppo facile essere un mediocre, troppo facile non riuscire...ma anche troppo facile farsi il figo nel tentare( risultando alquanto insapore, io credo).

Quasi non scrivo più qui perchè ho paura di annoiare come mi annoiano tutti gli altri che scrivono...
Non perchè facciano cagare, ma semplicemente perchè c'è troppo.
troppo.
Di ristoranti ce ne sono troppi.
Scrittori troppi.


Penso cosa so fare...giocoleria, sport, oratore, politico...troppo mediocre in tutto.
So tutto ma so niente.

Quindi se non si possono vincere, tanto vale neanche correrli( i cento metri)?

Può darsi...
Cento metri...almeno loro sono quantificati...
Io neanche ho scelto cosa fare da grande...e fare questo discorso è talmente da nerd e da scrittore sfigato che potrei aver persino sollevato consensi per un attimo, prima di rovinare il tutto con questa presa di coscienza appena vergata.

A tenere un piede in due scarpe vado da nessuna parte...ma mi sento migliore di voi.

venerdì 1 agosto 2008

qualche dato


morti per droga 2007: 589(fonte e fonte) ("La maggior parte delle vittime le ha fatte l'eroina: 234 casi su 589; 36 sono invece morti per abuso di cocaina, uno ciascuno per oppio, hashish, barbiturici e anfetamine. 315 sono invece i casi in cui la sostanza non e' stata indicata.")

(persone arrestate per droga nel 2007: 27490)

morti sul lavoro 2007: 1260 (fonte)

morti per l'alcol (stima): 25000(fonte) (comprensivi naturalmente di ogni incidente correlato all'alcol)

morti per tabacco (stima): 90000 (fonte)

(persone arrestate nel 2007:94000) (fonte)



E se il tossico è tossico qualsiasi cosa gli accada intorno (ma va beh, e teniamoci per buoni anche gli altri di cui non si sa bene...)
beh:

per ogni morto per droga ce ne sono 50 per l'acol...
per ogni morto per droga ce ne sono due per lavoro...
per ogni morto per droga ce ne sono quasi 200 per tabacco....

un po' meno di un terzo degli arresti è legato alla droga....


sarebbe anche carino fare un conto sulle spese socio sanitarie e sulle spese,invece, di "repressione"...

e sarebbe anche carino fare un conto su quanto lo Stato ci potrebbe guadagnare a vendere "droga", come del resto fa per le altre droghe legali...

ma va beh, teniamoci il tabacco che così dobbiamo pagare qualche pensione in meno....


[mi scuso per qualche "fonte" un po' del cazzo ma non ho tempo di cercare per tutto il mattino...ma i dati dovrebbero essere abbastanza attendibili]

mercoledì 30 luglio 2008

per fortuna che in Italia siamo CIVILI (non come la Cina)

strano leggere su un quotidiano locale notizie così...
(l'ho letto sull'eco del Chisone e poi rinvenuto nella pagina della cronoca locale de La Stampa)

strano pensare che ti capitano a un palmo di naso, nella nebbiosa Padania provincialotta...

strano che queste morti puzzino sempre di marcio e di falsità, e, neanche quando toccano un ragazzo così giovane,
è strano che non riescano a fare almeno un quarto dello scalpore di un morto in un incidente stradale.

Cioè:
scandalose le morti accidentali causate dal (più o meno "povero") ubriaco di turno.

irrilevanti(o quasi) le morti (forse) causate da chi dell'ordine e della giustizia si fa tutore...

non è la prima volta..qua una riflessione simile..

il bello è che dovrebbe essere il contrario...

bello il nostro "Grande Stato Democratico"...

forse, che sia un metodo per risolvere il sovraffolamento delle carceri..un paragone azzardato e poco sensato, ma: ci avevano già pensato 60 anni fa!!!!...

venerdì 25 luglio 2008

citazione di monaldo leopardi

Voglio piegarmi, voglio esser docile, rimettermi e tacere; ma in sostanza tutto quello che mi ha avvicinato ha fatto sempre a mio modo, e quello che non si è fatto a modo mio mi è sembrato malfatto. Non vorrei adularmi, e non ho interesse alcuno per farlo, ma in verità mi pare che il desiderio di vedere seguita la mia opinione non sia tutto orgoglio, bensì amore del giusto e del vero. Ho cercato sempre con buona fede quelli che vedessero meglio di me ed ho trovate persone saggie, persone dotte, persone sperimentate; ma di ingegni quadri da tutte le parti e liberi da qualunque scabrosità ne ho trovati pochissimi, e ordinariamente in qualche punto la mia ragione, o forse il mio amor proprio mi hanno detto, tu pensi e vedi meglio di quelli. L'esperienza di tutta la vita mi ha dimostrato sempre vero il detto, credo di Seneca, che non si dà ingegno grande senza la sua dose di Pazzia, e mi ha sorpreso il vedere che in qualche angoluccio delle menti le più elevate si nascondevano incredibili puerilità. Ho fatta alcuna ricerca in me stesso per conoscere quale fosse il deliquio della mia ragione, e non avendolo trovato mi è venuta la tentazione di credere che la mia mente fosse superiore a molte, non già in elevazione ma in quadratura. Forse sono stato indulgente con me medesimo e forse è decreto della natura che l'uomo non conosca la sua debolezza caratteristica, ma se altri conosceranno la mia, io certamente non la ho dissimulata con mala fede.
tratto da Autobiografia di Monaldo Leopardi...


Stavo ascoltando la radio mentre ero in macchina....

capito su Radio Due e ascolto...
poi ora ricordo e cerco...
copio e incollo...
mi rispecchio..
e chiudo.



martedì 1 luglio 2008

URLANDO contro il cielo..



sabato notte....
L'aria è si è fermata...
La perenne calura estiva torinese stronca il nostro corpo.

Arriviamo e ci incodiamo, attendiamo, ci spostiamo.
Vedo ragazze in abiti succinti, ragazzi tirati a lucido, macchine costose, gioventù torinese standard, e non ci faccio neanche caso...
In qualche modo entriamo, dopo un 'ora circa, dopo che Luca già ubriaco stava prendendo a male parole un buttafuori Schwartzneggeriano rischiando un pugno sul suo naso già provato...dopo aver persino cercato di scavalcare. Noi dovevamo andare lì perchè si festeggiava il compleanno di un amico: aveva preso il tavolo, quindi bisognava entrare!!!....

Ci infilano in un "tavolino", a ridosso della pista...
Manca il respiro in questa depressione del terreno, fossa di bestie...
Un paio di schermetti proiettano immagini di edifici crollati e altre scene apocallittiche...
sono tristi e non c'entrano un cazzo con questa mezz'house anni '80.

Lo schermo del rave di Pinerolo dell'anno scorso era grosso il triplo ed era molto più azzeccato ...

Provo a muovermi, ma questi BPM ne troppo alti ne troppo bassi non sono a me congeniali...
Mi auguro che arrivi presto della buona musica, mentre la camicia si incolla ancor di più al mio petto...arriva Sweet Dreams e il presentimento di qualcosa di orribile si fa strada nel mio cervello...

Bene: al posto della buona musica arrivano quattro uomini anonimi e in sovrappeso, lampadati e con il sorriso smargiasso.
Iniziano a suonare..."cassa in quattro" dice in cantante e inizia a cantare, non ci voglio credere ma dice così.
In rapida successione AlbaChiara e altre "Vascate", la gente canta e alza le mani al cielo, qualcuno tira dei coriandoli, qualcuno accende delle stelle di natale, un concentrato di musica Pop-rockettara-italiana ridicola, comprensiva di qualche merdata di 883 e similari...
Si improvvisa persino un trenino mentre attonito resto a guardare: non ci voglio credere...
Alle note di Urlando contro il cielo è un boato..tutti cantano felici, mentre qualcuno sorseggia dai calici bottiglie di spumante pagate cento euro.. sorridendo e muovendo le mani come se questo fosse il più bel concerto che hanno mai visto...

Per fortuna i quattro quarantenni la smettono...
Si ricomincia con la musica, non prima di essere stato ripreso dal buttafuori (lo stesso di prima,vedi un po') con un "chiuditi la camicia che ti raffreddi"....
evidentemente era stato attirato dal mio tentativo di pogare un attimo, presto represso proprio dalla "paura" dell'essere buttato fuori mentre gli altri sono dentro,compresa la ragazza...

Avrei voglia di fumare..ma mi sento già sguardi polizieschi addosso...evito...

Per fortuna arriva anche YMCA.... tempo un'ora e in quattro siamo fuori, destinazione casa...


A freddo mi vengono in mente i film di Vanzina, dove borghesotti si mescolano ai Vip's a festeggiare il capodanno con feste e musiche ridicole...
Mi vengono in mente i gruppi che cantano ai pranzi di nozze,
mi viene in mente che nei villaggi turistici la musica è spesso migliore...
mi viene in mente che tutti questi ragazzi si sentono felici in questa ridicola comparsata di atteggiamenti...
Mi viene in mente che mi sento veramente diverso da loro...allibito dalla loro idiozia...



Sono queste le serate con cui si esaltano i miei amici?...è questo ciò che fanno quando mi dicono "dai, vieni a ballare, ci si scassa...".
Io ti vedo Luca a dirmi "ma che te frega, bevi e ti diverti..."
Ma amico mio, a spendere 18 euro per entrare, litigare con i buttafuori, sentire musica di merda, non poter fumarmi neanche una canna, vedere mille coglioni che fanno i meravigliosi come "quelli della TV", dover solo aspettare che arrivi De Sica da dietro a dirmi "Carissimo"...:
col cazzo che vengo ancora al CA(C)CAO....me ne vado DA GIAU...


Ti vedevo mio caro Luca, tu e un'atro paio avevate anche il sorriso sulla bocca...ma eravate talmente ubriachi che anche se fossimo andati a ballare il liscio ci si sarebbe divertiti...o forse di più?....

venerdì 27 giugno 2008

...dottoressa...

tra parentesi:

congratulazione sorellona!!!!!!!!!!!!
l'importante è finalmente FINIRE!!!
ma adesso basta studiare eh?! :D
ah ah!!!

in fondo

leggo questa notizia su un torino cronaca, in attesa di ascoltare la tesi di mia sorella, mentre la mia ragazza impazzisce dietro a un telefonino per sapere il suo punteggio degli scritti...
vedo il viso e lo conosco.
leggo e ne sono certo.

a questo punto avrei forse dovuto raccontare agli altri presenti in toni melodrammatici la nostra profonda amicizia,
avrei dovuto farmi scendere una lacrima,
avrei dovuto telefonare a chi quel ragazzo me l'ha fatto conoscere perchè lui ci usciva insieme, avrei, perchè no? potuto sentirmi anch'io un po' "vittima" dei fatti.

Ma mi sono trattenuto,

perchè in fondo la mia vita va avanti.
In fondo ci ho parlato una ventina di volte,
in fondo abbiamo fumato insieme una quarantina di volte,
in fondo abbiamo ballato vicini un paio di volte,
in fondo l'ho incrociato un'altra decina di volte,
in fondo ho visto suo padre solo una volta,
in fondo non sapevo mai se era lui o suo fratello,
troppo simili per un occhio pigro come il mio,
e vorrei sapere quanti possono dire che non fosse così per loro...


In fondo le lacrime necessarie sono sempre poche e per poche persone.

Se ci pensi ti vengono i brividi su per la schiena, ti senti stranito...pensi a coloro che è già il secondo amico che perdono...

Ora la lacrimuccia potrebbe anche scendere , ma la mia vita continua come sempre, giusto un piccolo tremolio e poi si guarda avanti...
il rispetto per loro credo che parta da questo.

Molti purtroppo se ne dimenticano, continuano a recitare con voce sommessa e sguardo greve, sentendosi in diritto di sbroccare...

dovrei finire con un "ciao Angelo" o qualche cazzata del genere, ma a quel punto dovrei correre a vomitare i miei succhi gastrici...

giovedì 19 giugno 2008

pausa...

ahhhhhhhhh..bien bien...un attimo di relax..
diminuisce la pressione..
inserisco la marcia lenta,ultra piatta, take it easy, come dice Morino in una sua canzone...

e gira e rigira per trovare un cazzo di sito con i suoi testi..vado a finire in un blog...
e mi viene in mente: quanti anni hai e quanti ne hai compresi?
e mi ricordo che questo è una canzone..

ora basta ricordare di chi è...

mercoledì 11 giugno 2008

cascina00

in mezzo al lavoro abbastanza voluminoso di questi giorni mi è venuto un flash.
Quindi cerco, e, purtroppo, trovo:
Cascina00 non aprirà quest'anno.
Forse mai più.
Una cosa decente in zona era già troppo.

mi auguro,almeno, un centinaio di rave giornalieri.

Per adesso ci consoliamo con questo, almeno.


infinita tristezza....

martedì 20 maggio 2008

amaro

che dire?.....
...
un conato di vomito mi trattiene.
Quel sottile e persistente senso di nausea.
La gola gonfia ma strozzata, in perenne tensione...

Nauseato.
Fisicamente appannato e claudicante.
Ferito dall'insensatezza delle parole, deluso dal vuoto-pieno di odio delle persone, perso in mirabolanti ed intricati passaggi linguistici atti a mostrare e a dimostrare la superiorità culturale dell'Uomo senza Volto.
L'Uomo coperto da un nickname e da una firma, che non scopre il viso da clown in decomposizione, il viso da impiegato di supermercato, o il viso perfetto ma insensato nel mondo chiamato reale.

Costretto persino a difendere passaggi sintattici, perchè quando l'Uomo senza Volto non ha di che dire buona norma è far finta di non comprendere.
Pazienza se al suo fianco vi è una schiera di analfabeti, l'importante è far capire la proprio superiorità, in un campo o in un altro. Ad ogni costo.Forte del ruolo assunto nella città fantasma, forte del potere e della riverenza che i fantasmi amano dare a chi si copre di lucenti parole vuote che gridano vendetta e giustizia. Forti perchè eroi senza macchia, perfetti. (nella città fantasma, fuori, è meglio non chiedere)


Piangente nel sentire frasi sconnesse ed ignoranti dai fratelli di vita, che alla notizia dei roghi nei campi rom brindano allegramente in famiglia sollevando consensi.
Bruciante di rabbia nell'assistere all'odio incondizionato dei molti, all'assoluta accondiscenza là dove l'onda si sposta.
Mentre per riflesso, nel mio io-salmone, accresce la voglia di pace, di comprensione e di perdono, madri di quel sentimento cristiano che mai avrei creduto si facesse così padrone di me.

Piangente e nauseato, triste,
perchè io non sono un eroe, sono solo l'ultimo reietto farneticante, scarto dell'intelligenza umana, in cerca di maestri da cui imparare e sognare, ma che trova sulla sua strada solo qualche predicatore troppo santo per scendere in terra, e un'infinità di discepoli del nulla mandanti di morte.

Sono solo......semplicemente.....perchè ho paura di voi.......

venerdì 9 maggio 2008

ban ban bang bang

Eccomi.
Dai..forse batto il record senza capacitarmene..

mercoledì 23 aprile 2008

buon sangue non mente

Chi è di queste parti credo possa capire..
giravo per bodyweb, incrocio questo ragazzo di NONE..
guardo qualche sua discussione...
...
...
..avete letto qualcosa di interessante?
cito questo va:

Mi chiedevo una cosa. Se due persone fanno l'amore immersi nell'acqua, tipo vasca da bagno colma d'acqua o in mare, la donna può rimanere in cinta ??
..
bisogna piangere per la domanda o per la grammatica?
c'è un modo di parlare..che non so...
ma...MINCHIA OH TI AMMAZZO, VENDO DI TUTTO PURE MIA NONNA COSI' POI COMPRO LA PUNTAZZA GT E CE LA ELABORO MENTRE DIVENTO UNA BESTIA E MI SCOPO TROPPE TIPE...

...None...ah ah ah...

martedì 22 aprile 2008

casa..

ok, ci siamo...
mattinata passata qui...alla faccia del lavoro (tanto si sono accorti adesso che 'sta commessa neanche gliela vogliono più ordinare...mah..)

per diventare l'ennesimo soldatino filosvedese maniaco del faidate -mio malgrado-.
tanto ormai dopo un tot. di armadi montati e smontati, che mi spavento per quattro pensili?
Eehhhh..il richiamo del centro commerciale, dei prezzi bassi e dell'ampia scelta...

Fine settimana e diamo per conclusa la migrazione.
Bastalusole vivrà per suo conto!!!



Hell, I like you.
You can come over to my house and fuck my sister!


guarda in cosa capito a cercare "fuck house"....
e va beh, mettiamo tutto a sto punto:

H: Io sono Il sergente maggiore Hartman vostro Capo Istruttore. Da questo momento potete parlare soltanto quando vi sarà richiesto, e la prima ultima parola che dovrà uscire dalle vostre fogne sarà Signore. Tutto chiaro luridissimi vermi?
S: signorsi signore!
H: ah che cazzo non vi sento! rispondete come se ne avesse davvero!
S: signorsi signore!!!
H: se voi signorine finirete questo corso e se sopravviverete all’addestramento sarete un arma, sarete dispensatori di morte e pregherete per combattere! ma fino a quel giorno siete uno sputo la piu bassa forma di vita che ci sia nel globo! non siete neanche fottuti esseri umani sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta merda!
Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi, ma più mi odierete e più imparerete.
Io sono un duro però sono giusto! Qui non si fanno distinzioni razziali qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei , italiani o messicani.
Qui vige l’uguaglianza e non conta un cazzo nessuno! i miei ordini sono di scremare quelli che non hanno le palle necessarie per servire nel mio beneamato corpo!
capito bene luridissimi vermi!?

S: signorsi signore!
H: ah che cazzo non vi ho sentito!!
S: signorsi signore!!! [...]
SJ: sei proprio tu John Wayne? e io chi sarei?
chi ha parlato, chi cazzo ha parlato?! chi è quel lurido stronzo comunista checca e pompinaro che ha firmato la sua condanna a morte? a non è nessuno eh? sarà stata la fatina buona del cazzo!
io Vi ammazzo a forza di ginnastica vi faccio venire i muscoli al buco del culo! che ci potrete succhiare il latte senza cannuccia! allora sei stato per caso tu brutto stronzo?!

S: signorno signore!
brutto pezzo di merda con la faccia da verme scommetto che sei stato tu!

S: signorno signore!
SJ: Signore l’ho detto io signore!
H: Però, senti senti abbiamo tra noi un attore comico il soldato joker, io ammiro la sincerità,
si si tu mi piaci, vieni a casa ti faccio scopare mia sorella, [cazzotto nello stomaco]
Brutto sacco di merda io ti metto sotto, ti farò un culo così!
Qui tu non riderai, tu non piangerai qui si riga dritto e basta! ti faccio vedere io! alzati in piedi tirati su! datti subito una regolata amico mio se no
io ti svito il cranio e ti cago in gola!

H: Signorsi certo signore!
Andiamo soldato joker perchè sei qui nel mio beneamato corpo?!

SJ: Signore per uccidere signore!
H: Allora tu sei un killer?
SJ: Signorsi signore!
H: fammi una faccia da guerra!
SJ: Signorsi certo signore!
H: Quella è una faccia da guerra? la mia è una faccia da guerra, avanti con la tua faccia da guerra!
SJ: ahhhh!!!
H: Manco per il cazzo non fai paura a nessuno, voglio una faccia da guerra vera!
SJ: aaaaaahhhhh!!!!!!
H: Non mi fai paura ti ci devi applicare!
SJ: Signorsi, signore.
H: E tu che scusa hai?
S: signore scusa di che signore?
H: Le domande qui le faccio fino a prova contraria, sono stato chiaro?
S: signorsi signore!
H: Bene grazie mille ti dispiace se comando io per un pò?!
S: signorno signore!
H: Sei un pò emozionato sei un pò nervoso?
S: Signorsi nervoso signore!
H: Sono io che ti rendo nervoso?!
S: Signore
H: Siognore cosa? avevi mica intenzione di darmi dello stronzo?
S: Signorno signore!
H: Quanto sei alto soldato?
S: Signore uno e settantatre signore!
H: Un metro e settantatre, prima non facevano pile di merda così alte, cerchi anche di fregarmi qualche centimetro eh!!
S: Signorno signore!
H: A chiaro io dico che la parte migliore dello schizzo da cui sei nato e colata tra le chiappe di tua madre ed ha macchiato il materasso! ti hanno fatto con lo scarto! da dove cazzo vieni comunque soldato?
S: Signore texas signore!
H: Strano io ho sempre saputo che nel texas ci nascono solo tori e checche soldato cowboy, tu l’aria del toro non ce l’hai neanche un pò e quindi il cerchio si restringe! tu succhi i cazzi?
S: Signorno signore!
H: Ci soffi dentro per gonfiarli?
S: Signorno signore! [...]
H: I tuoi genitori hanno anche figli normali?
S: Signorsi signore!
H: Si saranno pentiti di averti fatto, tu sei talmente brutto che sembri un capolavoro di arte moderna come ti chiami sacco di lardo
S: Signore Leyol Lawrence signore!
H: Lawrence ,Lawrence come? d’arabia?
S: Signorno signore!
H: Il tuo è un nome da nobili, tu sei di sangue reale?
S: Signorno signore!
H: E tu li succhi i cazzi?
S: Signorno signore!
H: Balle, tu ti succhi una pallina da un capo all’altro del tubo per innaffiare
S: Signorno signore!
H: Non mi piace il nome Lawrence, solo finocchi e marinai si chiamano Lawrence,
D’ora in poi tu sarai palla di lardo!

S: Signorsi signore!
H: Mi trovi carino soldato palla di lardo ti sembro buffo?
S: Signorno signore!
H: Allora strappati dal grugno quel sorriso da stronzo![...]
S: Signorsì, signore.
H: Bene, prenditela pure comoda, tesoro!
S: Signore, ci provo, Signore!.
H: Palla di Lardo, ho deciso di darti tre secondi, esattamente tre fottuti secondi, per toglierti quel sorriso da cretino dal muso. In caso contrario ti strappo le palle dagli occhi e ti fotto il cervello!… uno… due… tre…
S: Signore, non ci riesco, signore!
H: Balle! Mettiti in ginocchio, sacco di merda!!!
[Palla di Lardo si inginocchia]
H: Strangolati da solo.
[Palla di Lardo inizia a strangolarsi]
H: Ma no, con la mia mano, brutto stronzo!
[Palla di Lardo fa per prendere la mano del sergente]
H: Non mi tirare la mano, ho detto strangolati da solo. Chinati in avanti e lasciati strangolare.
[Palla di Lardo si fà strangolare]
H: Hai finito di sorridere?
S: (Con voce strozzata) Signorsì, signore.
H: Come hai detto? Non ti sento.
S: Signorsì, signore.
H: Balle, non ti sento ancora! Urla come se le avessi davvero.
S: (Con voce roca ma distintinta)Signorsì, signore.
H: Basta così alzati in piedi.
[Palla di Lardo si alza]

H: palla di lardo e meglio che metti il culo in careggiata e cominci a
cacarmi anelli con brillanti su un piatto d’argento! se no sarò costretto a fotterti di brutto

S: Signorsi signore!

giovedì 10 aprile 2008

O Cristo Santo...e adesso? O Cristo Santo, sono fottuto, sono fottuto

quando cerchi una frase ricordandoti solo la tonalità, il suono, ma le parole non ci sono...e ci metti non sai quanto per trovarla...ma ce l'ho fatta perDio!ci sono riuscito, bastardi!:

O Cristo Santo...e adesso? O Cristo Santo, sono fottuto, sono fottuto..
Pulp Fiction
Era solo per dire..toglietemi 'sto cazzo di internet che mi viene, indeciso, da vomitare o da strappare i vestiti a qualcuno (penso a te,tranquilla, mica alla segretaria o a quello che non c'è..
La chiave della felicità è la disobbedienza in se A quello che non c'è Perciò io maledico il modo in cui sono fatto Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia Quello che non c'è
fanculo, adesso basta, oggi proprio vaneggio con le parole degli altri...tutti froci...coooo culo degggli altri!).

a proposito del titolo precedente

questa traccia ha il testo recitato e basta..sempre di Lord Bean ,come prima

QUALE FORZA?
ha su una giacca imbottita pesante che gli protegge il torace, fuma nervoso mentre si guarda attorno.
Il cielo schiaccia e i pensieri volano bassi tra i gas di scarico. A terra solo merda e gomme da masticare.
Il grigio è costante ha preso i palazzi, le strade, la gente, si appiccica ai cappotti come una malattia.
La sua schiena appoggiata alla volante e il fucile spianato a pochi centimetri dalla mia faccia. Il suo fiato si condensa, quest’anno il freddo è arrivato prima dice, ha le labbra spaccate, la pelle del viso è scura, resiste. Faccia di cuoio dice che la forza è nell’ordine e quando sto a terra non devo fissarlo, devo guardare a terra e basta, devo stare zitto, devo stare zitto e basta, a terra e zitto.
Ho la faccia sul marciapiede che il signore dell’ordine ci prova gusto a infierire.
I documenti li ho inghiottiti poco fa, gliel’ho detto ma lui non ci crede.
Li ho fatti a pezzi, neanche troppo piccoli, poi li ho masticati uno per volta, inghiottiti uno a uno, dodici in tutto. Poi ci sono passato di proposito di qua.
L’ho guardato fisso un momento, occhio per occhio, un attimo dopo i miei succhi gastrici sulle sue scarpe.
Le sue scarpe lucide e fiere, un attimo dopo, lo sputo.
Lui dice che la forza è nell’ordine ma glielo leggo in faccia che non ci crede---se solo mi togliesse il piede dalla testa, potrei guardarlo in faccia davvero.
La forza è nell’ordine, quale forza, quale ordine?
Quando l’odio sale in testa con il sangue è per restarci. Indelebile.

quando l'odio sale in testa con il sangue è per restarci:indelebile!



E' da qualche giorno che mi ronza in testa Lord Bean, lord fagiolo..a.k.a. Bugs Kubrick..
un cd scaricabile gratis.."fanculo alla SIAE" come dice lui..
sono rime che ti entrano parecchio in testa...condite da spezzoni di film, testi recitati..

QUESTIONI
La pula ti sfolla
dal marciapiede dove siedi a farti una giolla
fanculo a chi ci controlla
lo trovo sempre un posto per la polizia nella mia sinfonia
so pure come comporla
leva quei piedi dal cruscotto
il tempo scorre quindi infilati la calza mentre lucido la p 38
riflesso negli occhiali ho scorto
l’infame di piantone col mitra spianato che ci guarda storto
e mentre guarda penso al flash di cos’è un’arma
scandisce un attimo di panico ed un altro di calma
fa il tuo nemico salma e all’evenienza
sparerò più di un colpo in testa senza rimorsi di coscienza
perchè in questo posto i soldi diventano armi
e con le armi mi riprendo i soldi, vuoi biasimarmi?!

prendo fiato e tempo e il tempo non basta
ferri che spingono sul cazzo come smoothe da hustler
tutti con le facce a terra a contatto col pavimento
che mi basta un momento se sento solo un lamento
un pensiero che si schiaccia fra il marmo freddo e la faccia
vorresti farlo anche tu credi che non lo sappia
apri la cassa non quella, quella grossa
devo arraffare tutto tutto in meno di una mossa
lo sai cos’hai in testa?!? lo vedi questo ferro scuro
sei ancora convinto che il tuo posto in banca sia sicuro
mani dietro la testa muoviti lento come un verme
leva quel piede da quel tasto che so a che cosa serve
non costringermi ti prego si può evitare
non fare in modo che in qualche modo la debba usare
fino a vedere tinti di rosso i vestiti
fino a verificare che nessuno respiri
e tempo che mi ritiri a vivere con la V maiuscola
da questo essere uomini ma con la U minuscola

(El Rae Reale)

Oh Luca,
¼ d’ora arrivo in moto kiko, metti la tuta
oggi si fa
se va va sta vita è una
se non va non va
c’amma fà ci si saluta è fottuta
fancula pula puta in blu e bianco
con la scritta polizia sul fianco
manco morto
me la canto se qualcosa va storto
fanculo uno sbirro meglio morto sei
e tua madre e tu
dal giorno fottu'
che ha cagato tu ostu’ coperto di merda blu

facciamo sta cazzata per il cash è un flash
in sei minuti siamo fuori ci sei?
Se vedi sbirri mira in testa
O loro mirano in testa te e muori, ok?
Aspetta fuori ammè a moto accesa
Attesa 3 minuti
O faccio piovere piombo e lascio tutti fottuti se va male
Kiko se va si va in tangenziale
Spalancare il gas
Sento il gsx urlare
La spalla mi fa male ma non posso rallentare___
Non volevo sparare
Ma lo sceriffo era eroe ora eroe secco sulla front page del giornale
ste cose van cosi’
E’ un prendere e dare_
Mo via dai coglioni
Butto i cannoni stringi i due borsoni
Con tanti euri contanti quanti due milioni. due milioni due milioni

RIT. X2

Questioni
problemi più soluzioni
siamo la sveglia dal mondo delle illusioni
masters of cerimony
mazze ferri e bastoni
lacerazioni contusioni
street testimoni risolviamo questioni
cash soldi money soluzioni
(solo) noi e i nostri nomi
senza pattuglie fra i coglioni